Sconti! Collezione " Storia dei Paladini di Francia "

Collezione " Storia dei Paladini di Francia "

PALFRA13

Nuovo prodotto

I 13 volumi finalmente raccolti in un'unica collezione

Questa vasta compilazione in prosa fu per tanti anni u libru per antonomasia, una Bibbia cui attinsero tutti i pupari siciliani per le loro rappresentazioni serali quotidiane. 

  • Pagine per volume 220 circa
  • Pagine 13 volumi 8660

  • Formato 14x20 cm

Illustrazioni di copertina a cura dei Fratelli Napoli

Maggiori dettagli

59,00 € tasse incl.

Scheda tecnica

Autore Giusto Lo Dico
Numero di pagine 220 per volume
Altezza 20
Larghezza 14

Dettagli

Giusto Lodico era un modesto ripetitore privato che aveva studiato da maestro elementare ma non era riuscito a conseguire il diploma. Tra il 1858 e il 1860 ricucì insieme e pubblicò a dispense un gran numero di romanzi e poemi cavallereschi italiani del Ciclo carolingio, dando loro una successione cronologica tale da poter seguire le vicende dei Paladini di Carlo Magno dall'infanzia alla morte.

Questa vasta compilazione in prosa fu per tanti anni u libru per antonomasia, una Bibbia cui attinsero tutti i pupari siciliani per le loro rappresentazioni serali quotidiane. Su questo libro i siciliani per molti anni impararono a leggere, desiderando conoscere le avventure dei Paladini. Attraverso questo libro e attraverso la drammatizzazione che ne facevano gli opranti si cristallizzò un importantissimo mito dell'immaginario collettivo siciliano tra Ottocento e Novecento: quello dei paladini armati, che fu per le classi popolari siciliane griglia d'interpretazione della realtà, atta a conferire un senso alle immagini del mondo, della società e della storia, e modello di riferimento per le azioni e i comportamenti quotidiani

L'opera del Lodico si può leggere come: un documento storico-antropologico della cultura tradizionale siciliana, cercandovi i termini di riferimento del sistema di valori condiviso dalle classi popolari dell'isola; un'indagine sui modi e le tecniche narrative attraverso cui gli "artigiani" della letteratura popolare costruirono i loro romanzi; un antecedente letterario delle serate dell'Opera dei Pupi; o più semplicemente come un romanzo, pur prolisso e dalla prosa piatta e spesso ripetitiva dell'autore